sostiene pereira

Un capolavoro di un’attualità agghiacciante

di Antonio Tabucchi

con Paolo Cresta e

Lisbona. Estate.
Un caldo che toglie il respiro, un tempo sospeso tra il silenzio e la paura.
Sulle pagine di un giornale, tra necrologi e traduzioni, vive Pereira — un uomo solo, che si tiene lontano dal mondo e dalle sue ferite.
Un uomo che non vuole scegliere.
O almeno, così crede.

Ma la Storia, quando bussa, non chiede permesso.
E anche la più quieta delle anime, un giorno, deve decidere se restare nel silenzio o dire la verità.

Tratto dal romanzo di Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira è il racconto di un risveglio.
Lento, doloroso, necessario.
È la storia di un uomo che, nel buio della dittatura, scopre la forza della coscienza.
Di un gesto semplice che diventa atto di coraggio.
Di una voce che si fa eco di tutte le altre, troppo a lungo taciute.

E così, tra le righe del 1938, si riflette il nostro presente.
Le ombre del potere, la paura che immobilizza, le parole che rischiano di spegnersi.
Oggi come allora.
Perché ogni epoca ha i suoi Pereira, e ogni tempo ha bisogno di qualcuno che, con voce ferma o tremante, sostenga ancora la verità.