vita d'attore

Edmund Kean, celebre e sciagurato attore teatrale di inizio ottocento, letteralmente idolatrato per la sua magnetica e istrionica presenza scenica, ma anche odiato per le sue irriducibili intemperanze, la sua arroganza, il suo essere irrispettoso verso sé stesso e gli altri. Dunque un personaggio teatralmente perfetto. Se ne innamorò Dumas, che non resistette alla tentazione di scrivere il dramma “Kean, genio e sregolatezza”; Sartre lo adorò al punto da riscrivere il dramma di Dumas. Infine riscoperto e rivisitato dal drammaturgo Raymond FitzSimons alla fine degli anni ‘70, alla base di questa messa in scena.

Raccontare l’attore. Kean, nel suo camerino, in un ideale Globe Theatre, rivive la sua vita dissoluta, fra alcol e amori da strada, tragedie e abbandoni, scandali e processi per adulterio e soprattutto la sua irriducibile nevrosi e sete d’affermazioni teatrali, accompagnato da una maledizione, da una condanna, da una persecuzione: dover recitare per l’eternità, tra impresari stolidi, ignoranti e truffaldini, l’odiato ruolo di Arlecchino.

Attraverso brani esaltanti e disperati, rievocati o appena accennati, in una tragica dissociazione tra Otello e i suoi stessi pensieri, tra Riccardo III e le sue stesse deformazioni morali, tra Amleto e la sua stessa inadeguatezza ad amare le sue Ofelie, tra Shylock e la sua stessa incapacità di essere pienamente accettato, una specie di ebreo errante fra le lande dell’infelicità.

liberamente ispirato a “Edmund Kean, Fire from Heaven” di Raymond FitzSimons

Kurush Giordano Zangaro è Edmund Kean

regia Maurizio Tieri

Costo 12 euro – prenotazioni a info@wunderkammernapoli.com

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